AFRAGOLA – Sarebbe stato il cognato ad uccidere Santo Amato, il cinquantenne trovato cadavere ieri mattina in un’ auto parcheggiata in via Regina Margherita ad Afragola (Napoli), con segni di pallottole all’ addome e al torace. Un’eredità contesa il movente alla base del gesto.

L’uomo, Saverio Tufano, è stato bloccato a Casoria dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna insieme ai militari della Compagnia di Casoria. Nei suoi confronti è stato emesso un fermo per omicidio e porto illegale d’arma da sparo.

Secondo gli inquirenti Tufano – al culmine dell’ennesima lite sulla destinazione di un immobile ricevuto in eredità dalla moglie della vittima – avrebbe sparato cinque colpi di pistola calibro 38 contro il cognato, uccidendolo mentre era seduto al posto di guida della sua auto. L’uomo, informa in una nota il procuratore aggiunto di Napoli Giovanni Melillo, dopo il fermo ha ammesso le proprie responsabilità con il pm di turno. I militari dell’Arma hanno perquisito la sua abitazione, trovando una pistola a tamburo calibro 38 regolarmente detenuta con 5 cartucce esplose, verosimilmente utilizzata per l’omicidio. All’accertamento della verità – sottolinea ancora Melillo – hanno contribuito le dichiarazioni raccolte tra i familiari della vittima e dello stesso Tufano. L’arma è stata sequestrata e sarà sottoposta ad accertamenti tecnico-balistici. Saverio Tufano è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale.

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