NAPOLI – “A Natale ho sentito al telefono Luigi Coppola, imprenditore di Pompei, che ha avuto il coraggio di fare chiare e precise denunce che hanno portato all’arresto di boss della camorra e di decine di persone coinvolte nella malavita organizzata. Sfrattato dall’hotel, dov’era momentaneamente sistemato, si trova ora in strada con tutta la sua famiglia”.

Lo denuncia, in una nota, il deputato Franco Laratta. “Abbiamo trovato – dice Coppola nel comunicato diffuso dal parlamentare – ospitalità presso un mio parente per pochissimi giorni. Viviamo senza un centesimo e la situazione è problematica”. Grazie alle denunce di Luigi Coppola, nel 2001, sottolinea la nota, “vennero arrestati il boss di Boscoreale (Na) Giuseppe Pesacane, i suoi affiliati e un componente del clan Cesarano di Pompei (appartenenti al clan Gionta) per estorsioni, sfociate in usura. In totale 30 persone”. “Ho pagato l’usura sull’estorsione”, è il pensiero di Coppola riferito da Laratta. Coppola ha la scorta ma “so che stanno tentando di togliermela”. “Ora Coppola – denuncia il deputato – è rimasto solo con la sua famiglia. Per strada. Con grave rischio per se stesso e per i suoi cari. Chiediamo al Ministro degli Interni di occuparsi con urgenza della vicenda di Luigi Coppola. Occorrono soluzioni immediate”.

 

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