GIUGLIANO – Per una rapina portata a termine sette giorni fa a Giugliano (Napoli) con la tecnica del “filo di banca” la polizia ha sottoposto a fermo di polizia giudiziaria tre persone. Si tratta di Bruno Cecere, 30 anni; Salvatore Botta, di 36 e Alfonso Falanga, di 41.

Quest’ultimo, secondo quanto ricostruito dagli agenti del locale commissariato di polizia, avrebbe fatto da basista indicando la vittima. Falanga si sarebbe introdotto all’interno della filiale della Banca Popolare di Novara, al Corso Campano in Giugliano (NA), seguendo i movimenti di un correntista che stava effettuando un prelievo di denaro di 2000 euro. Ad operazione avvenuta, Falanga – secondo la polizia – ha seguito la vittima designata fino all’ingresso della banca, vedendola salire a bordo di un’autovettura. La vittima, raggiunta la sua officina meccanica, è stata bloccata da due individui che, arma in pugno, si sono impossessati della somma di denaro poco prima prelevata in banca. Dopo aver ricevuto la denuncia, gli agenti hanno subito avviato le indagini recandosi in banca per acquisire le immagini del sistema di videosorveglianza. Dalle immagini estrapolate, i poliziotti hanno potuto accertare che Falanga non si era munito del numero per accedere alle casse e che avrebbe seguito i movimenti della vittima. Da ulteriori indagini, i poliziotti sono riusciti ad accertare la frequentazione dello stesso con Botta e Cecere. La vittima, che al momento della rapina era in compagnia del fratello, aveva visto in volto i due rapinatori, tanto da riconoscerli prima fotograficamente e poi attraverso individuazione personale. I tre sono stati bloccati nella mattinata di oggi e condotti in carcere. Sono indiziati di rapina aggravata.

 

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