L’ex governatore della Campania Antonio Bassolino è stato rinviato a giudizio per peculato nell’ambito dell’inchiesta sul commissariato al dissesto idrogeologico. A Bassolino e al suo ex braccio destro De Angelis, pure rinviato a giudizio, viene contestata in particolare un’ordinanza commissariale, la numero 110 del 19 luglio del 2004, che disponeva un aumento di dieci volte delle indennità dei dirigenti della struttura nata nel 2001, dopo l’alluvione di Sarno, con l’obiettivo di scongiurare altre calamità nelle zone a rischio della regione.

Fondi pari a circa due milioni di euro destinati alla prevenzione e invece, secondo l’accusa, erogati oltre il budget prestabilito e senza giustificazione per pagare straordinari e indennità Il tetto di spesa per il commissariamento, fissato in circa 600mila euro, sarebbe arrivato a toccare i due milioni di euro: precisamente 2.865.612 e 20 centesimi, di cui 2.233.086 e 82 centesimi solo per i compensi del personale. Della vicenda si occupa anche la Corte dei Conti. Il processo a Bassolino e De Angelis comincerà l’otto maggio prossimo davanti alla I sezione del Tribunale.

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