Aveva seminato il panico tra le mamme degli studenti di una scuola media che avevano organizzato addirittura delle ronde per incastrare il pedofilo: poi, una di loro è andata alla polizia e si è scoperto che a mettere su un castello di finte minacce era stato un compagno di classe delle ragazzine, un 11enne. E’ accaduto a Nola dove gli agenti del locale commissariato sono riusciti a venire a capo della vicenda. Il ragazzino, per rendere ancora più veritieri i messaggi inviati via chat sui telefonini delle sue compagne di classe, aveva attivato anche un falso profilo Facebook con tanto di foto di un uomo, completamente ignaro.

L’11enne girava alle amichette messaggi dal contenuto scabroso e allarmante che gli sarebbero arrivati da un presunto pedofilo. Aveva fatto credere che anche lui, a sua volta, era stato contattato dall’uomo che chiedeva rapporti sessuali con i minori, paventava minacce di rapimenti, sostenendo di non aver paura di nessuno, ”nemmeno della camorra”, perché era in grado di controllare i movimenti delle giovani. Le indagini della polizia hanno consentito, nel giro di un paio di giorni, di portare alla luce la verità e di restituire la serenità perduta alle compagne di classe e ai loro familiari che stazionavano con più frequenza all’esterno dell’istituto in attesa di scorgere il sospettato.

 

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