Non c’e’ la prova che la P4 sia un’associazione a delinquere, per questo nei confronti del parlamentare Alfonso Papa e’ sufficiente la misura cautelare degli arresti domiciliari. Lo ha sottolineato il sostituto procuratore generale della Cassazione, Alfonso Montagna.

Secondo il pg ”il Tribunale del riesame di Napoli, nell’ordinanza dello scorso 8 agosto, non ha fornito la prova della sussistenza dell’associazione a delinquere, nei confronti di Papa, dunque, nella fase cautelare, la custodia agli arresti domiciliari e’ pertanto una misura sufficiente”. Il pg, secondo quanto si e’ appreso, ha definito Papa soltanto come un ”mariuolo”. Tra stasera e domani la Sesta sezione penale della Cassazione decidera’ se accogliere o meno il ricorso dei legali di Papa contro l’ordinanza del riesame che lo scorso 8 agosto aveva riconosciuto La configurazione della cosi’ detta loggia P4 come associazione a delinquere. Nella sua requisitoria il pg Montagna ha chiesto l’annullamento con rinvio della suddetta ordinanza affinche’ i giudici del riesame possano rivalutare le accuse. Papa e’ agli arresti domiciliari dallo scorso 31 ottobre. I reati a lui contestati sono estorsione, corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio, favoreggiamento e associazione a delinquere. Quest’ultimo reato, pero’, potrebbe scadere se i supremi giudici accoglieranno la tesi del pg e quella della difesa. In Cassazione la difesa di Luigi Bisignani, il faccendiere coinvolto nella stessa inchiesta, ha rinunciato al ricorso dopo la scelta del patteggiamento. Bisignani e’ tornato libero, anche lui con provvedimento dello scorso 31 ottobre. Era ai domiciliari.

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