E’ stata intensificata ulteriormente l’azione di contrasto dei carabinieri in Campania in relazione al fenomeno delle rapine e, tra queste, attenzione particolare viene rivolta al delicato problema delle rapine in abitazione. Secondo il generale di divisione Carmine Adinolfi, comandante della Legione Carabinieri Campania, bande armate, in prevalenza di albanesi e romeni, ma in alcuni casi anche di pregiudicati dell’area napoletana, operano con estrema mobilità sul territorio facendo spesso uso di auto rubate.

I nucleo radiomobili e le stazioni dei carabinieri della regione sono stati allertati ulteriormente – oltre 8.000 unità – anche in prossimità della Pasqua per rendere ancora più incisivo il controllo del territorio, soprattutto nelle aree costiere e turistiche, dove si prevede una maggiore affluenza. Determinante, riferisce Adinolfi, sta risultando in proposito l’operato delle stazioni dell’Arma. E infatti la scorsa notte i carabinieri della stazione di Contursi Terme (Benevento), poi rinforzati da personale dei reparti della compagnia di Eboli (Salerno hanno catturato, dopo un rischioso e prolungato inseguimento, una banda di romeni, arrestati per rapina ai danni di una anziana avvenuta poche ore prima nella zona di Calabritto (Avellino). Ma altre bande, anche di albanesi, sono state bloccate dai carabinieri nelle province di Napoli e Caserta nei giorni scorsi. Dall’1 gennaio ad oggi gli arresti operati in Campania dall’Arma sono stati 3.403 ai quali si uniscono oltre 14.000 denunce, per reati anche gravi come omicidi, estorsioni (altro fenomeno particolarmente sotto attenzione), rapine e traffici di droga. Numerosi sono stati i sequestri di armi, sostanze stupefacenti e beni patrimoniali. Determinante, sottolinea il generale Adinolfi, risulta essere, in tale contesto, la collaborazione dei cittadini, anche per quell’azione capillare di sensibilizzazione che i carabinieri continuano a sviluppare nelle scuole e nelle parrocchie per parlare di legalità. “Una telefonata al 112 non costa niente e può contribuire a migliorare la sicurezza, nell’interesse di tutti. Le pattuglie a piedi e automontate possono essere ulteriormente valorizzate nel loro impegno se la collaborazione della gente sarà sempre più convinta”, conclude Adinolfi.

 

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