“Le numerose operazioni concluse dalle Forze di polizia che hanno condotto alla decapitazione dei vertici dei clan”, prima fra tutte quella che ha portato all’arresto di Michele Zagaria, “seppure ne disarticolano l’organizzazione interna allentandone la presa, non ne segnano’ pero’ la fine”. Lo dichiara il presidente della Corte d’Appello di Napoli, Antonio Bonajuto, nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2012.

Necessarie, per Bonajuto, “non solo una politica sociale e del lavoro di lungo respiro che faccia mancar loro il brodo di coltura nel quale prolificano, ma anche una lungimirante azione di prevenzione che anticipi le iniziative dell’organizzazione e punti i riflettori sui settori nei quali essa verosimilmente finira’ con l’insinuarsi”. Uno di questi settori, ammonisce Bonajuto, e’ quello “dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani e di quelli speciali che, grazie a un pervasivo condizionamento delle amministrazioni locali, ha generato un vero e proprio comparto economico che garantisce alle imprese criminali l’assunzione di appalti e profitti a spese dell’impresa sana e della comunita’ degli onesti”. “Ben venga quindi – conclude il presidente della Corte d’Appello di Napoli – il trasferimento dei rifiuti il piu’ lontano possibile dai teatri delle imprese malavitose, ma a condizione che nelle more si ricostruisca in termini trasparenti e definitivi un sistema di raccolta e di smaltimento che deprima le aspettative dei clan e assicuri economie di scala e opportunita’ di lavoro”.

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