NAPOLI – “Ecomafia dei rifiuti nella nostra regione significa rovina ambientale, criminalità organizzata e rischio salute per i cittadini. Niente più alibi: si avvii una nuova ‘operazione primavera’ come quella che stroncò la criminalità dei contrabbandieri in Puglia. Lo richiediamo da tempo ora aspettiamo fatti”.

Cosi, in una nota Michele Buonomo, presidente Legambiente, in merito ai roghi di rifiuti tossici nelle provincia di Napoli e Caserta. “In questi decenni nella nostra regione, ecomafia ha voluto dire rovina ambientale, truffe ai danni di privati e di enti pubblici, affari per la criminalità organizzata, rischio salute per i cittadini – sottolinea – Le conseguenze dei roghi tossici sono gravissime e si manifestano nel tempo, come dimostra l’allarme diossina scattato tra le province di Caserta e Napoli”. “Qualiano, Villaricca, Giugliano, il triangolo delle discariche, è l’emblema di questo scenario. In queste terre in circa 20 anni sono stati sversati e trattati solo per quanto riguarda rifiuti autorizzati ben 16milioni di metri cubi su una superficie di 60 ettari, a cui si devono aggiungere tutti i veleni del nord sversati illegalmente. Le ‘terre dell’ecomafià – denuncia Legambiente – così vennero ribattezzate dalla prima Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, sono diventate ‘terra dei fuochi’ ed oggi le ‘terre della diossina’”. “La nostra associazione – ha commentato Buonomo – da anni sollecita l’adozione di misure, queste sì davvero straordinarie, con cui ripristinare la legalità nelle cosiddette ‘terre dei fuochi’, in particolare l’Agro aversano e i comuni dell’area a nord della provincia di Napoli: si tratta di agire, a nostro avviso, con lo stesso impegno che ha caratterizzato l’Operazione Primavera, attraverso la quale, è stato sostanzialmente stroncato un sistema criminale che teneva in scacco la provincia di Brindisi”. “In quel caso si trattava di contrastare bande sempre più spietate di contrabbandieri di sigarette. Questa nuova ‘Operazione Primavera’ – conclude Buonomo – dovrebbe avere come obiettivo, invece, i contrabbandieri di rifiuti che avvelenano quei territori, minacciano la salute dei cittadini e compromettono importanti attività economiche”.

 

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