Si sente un ”miracolato” Giovanni Pan, il giovane italo-cinese sopravvissuto al disastro ferroviario dello scorso 23 luglio a Wenzhou, nel quale sono morte almeno 40 persone tra le quali la fidanzata italiana del giovane, Assunta Liguori, che viaggiava con lui. Il giovane ha parlato con il South China Morning Post, quotidiano di Hong Kong, raccontando la sua storia. Giovanni – 23 anni nato a Napoli – ha raccontato di non aver saputo subito della morte di Assunta con la quale stava andando a Wenzhou a trovare i suoi parenti. Il giovane – che e’ ancora ricoverato in ospedale a Wenzhou – ha detto di sentirsi in colpa, perche’ Assunta ha deciso di seguirlo in Cina per questa vacanza, iniziata appena tre giorni prima dell’incidente, nella quale avrebbero incontrato i suoi nonni. Un viaggio per il quale lui aveva scelto proprio quel treno maledetto. Il giovane ha subito diverse fratture in tutto il corpo e dovra’ restare a letto per diverso tempo, anche se non e’ in pericolo di rimanere paralizzato. L’unica cosa che vuole e’ guarire e tornare a casa. Il giovane non ha voluto parlare dell’intenzione della sua famiglia e di quella di Assunta Liguori di adire le vie legali contro il ministero delle ferrovie cinesi per ottenere un risarcimento piu’ congruo di quello offerto, pari a circa 100.000 euro. Il rifiuto della famiglia Liguori e’ stato confermato dalla stessa famiglia ad alcuni organi di stampa cinesi e italiani, mentre, interpellato dall’ANSA, il Consolato Italiano di Shanghai, sotto la cui giurisdizione rientra il luogo dell’incidente e che aveva prestato assistenza alla famiglia della vittima italiana fino al rimpatrio della salma, ha detto di non sapere nulla del rifiuto del risarcimento e della decisione della famiglia di adire le vie legali.

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