NAPOLI – Ha aperto la bombola di gas nel tentativo di suicidarsi ma grazie alle segnalazioni dei condomini i poliziotti sono giunti sul posto in tempo evitare che un tredicenne di origini cinesi perdesse la vita. E’ successo oggi a Napoli, in un’abitazione di via Pavia, dal quale usciva un forte odore di gas:

i poliziotti, una volta sul posto, hanno subito avvertito Vigili del Fuoco e 118 e, contestualmente, bloccato l’accesso veicolare e pedonale alle strade che portano all’edificio. A questo punto hanno bussato energicamente alla porta dell’appartamento ma senza avere risposta. Quindi hanno forzato la serratura e sono entrati: nell’appartamento l’aria era irrespirabile e, nella camera da letto, hanno trovato il bambino accovacciato a terra, con evidenti sintomi di assopimento da intossicazione. Poco distante c’era anche una bombola da 25 chilogrammi dalla quale usciva il gas. Il ragazzo è stato subito prelevato e trasportato fuori dall’appartamento. Poco dopo si è ripreso. All’arrivo della madre, avvisata dai vicini, è stato portato nell’ospedale San Giovanni Bosco per dei controlli. Dagli accertamenti – condotti con l’ausilio di un meditatore culturale – è emerso che il 13enne, nato nella Repubblica Popolare Cinese, era cresciuto con dei parenti e solo da poco aveva raggiunto la madre a Napoli. Già quindici giorni fa aveva tentato, nello stesso appartamento, di dare fuoco a un fornellino da campeggio con un accendino. Dopo le formalità, il minore è stato affidato alla madre.

 

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