CASTELLAMMARE DI STABIA – E’ ancora adagiata sul fondo sabbioso a 50 metri dalla riva del lungomare di Castellammare di Stabia (Napoli) la nave traghetto “Don Paolo” che è rimasta incagliata ieri mattina sulla scogliera sottoflutto a causa del maltempo. La profondità dell’acqua nel punto in cui è bloccata la nave è di 5-6 metri.

L’equipaggio composto da sette uomini, tra cui il comandante Carmine Giusto, è rimasto a bordo tutta la notte, dopo che le operazioni coordinate dalla Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia, al comando del Capitano di Fregata Savino Ricco, insieme ai marinai della compagnia e con l’ausilio di due rimorchiatori, sono riuscite a disincagliare il traghetto dalla scogliera. In base alle indicazioni del danno subito dal mezzo, che ha la sala motori allagata a causa dello squarcio che si è aperto a “poppa via”, in seguito all’impatto, i tecnici avevano deciso ieri sera di non spostare l’unità fino allo svuotamento della sala macchina e, in un primo momento di tentare di trascinare l’unità al porto di Castellammare di Stabia per le riparazioni, abbandonando l’ipotesi di raggiungere i cantieri di Marina di Stabia che costituiva una tappa più distante. Questa mattina sono riprese le operazioni di recupero, con l’intervento di pompe di sollevamento dei Vigili del fuoco, richiesti dalla società armatrice. Sul posto opera anche una squadra di sub e si conta di poter mettere in condizione il mezzo di poter affrontare la traversata fino a Marina di Stabia. Il carburante é stato completamente trasferito su un’altra unità, ma per precauzione restano montate le panne galleggianti a protezione del fondale da eventuali residui inquinanti. La nave veloce era partita ieri mattina dal porto di Castellammare di Stabia, poco prima delle ore 9, diretta a Sorrento da cui avrebbe dovuto ripartire per Ischia. A causa di un forte vento è stata sospinta su una delle scogliere sommerse antistanti il lungomare Stabiese poste a difesa del litorale cittadino, adagiandosi sul lato sinistro ed iniziando ad imbarcare acqua nel locale motore. Alla notizia, la Sala Operativa della locale Autorità Marittima ha fatto scattare immediatamente la macchina dei soccorsi inviando in zona una propria unità navale alla quale si è aggiunta nel giro di pochi minuti anche due Motovedette CP SAR (Search and Rescue) della Direzione Marittima di Napoli, specializzate nelle operazioni di soccorso in mare. Le delicate fasi del recupero sono state coordinate direttamente dal Comandante Ricco, insieme con personale della Capitaneria e un funzionario del Registro navale che ha disposto l’invio a bordo di proprio personale militare specializzato in sicurezza della navigazione e di un funzionario del Registro Italiano Navale che coadiuva la società armatrice.

 

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