SORRENTO – Un’associazione per delinquere dedita alle truffe, al falso e alla violazione delle norme bancarie è stata scoperta dalle forze dell’ordine in Costiera sorrentina. Indagati il direttore e il vice direttore di una filiale di banca, nonché un cassiere dello stesso istituto di credito e un faccendiere che aveva adescato decine di vittime. Tutti sono ritenuti responsabili di aver intascato oltre un milione di euro in pochi mesi. I carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno notificato l’informazione di garanzia ai quattro ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti e, a vario titolo, di truffa, falsità in scrittura privata e ricettazione. L’indagine ha permesso di ricostruire che l´organizzazione, grazie al mediatore e ai complici interni alla banca, sarebbe riuscita ad aprire nella stessa filiale 65 conti correnti intestati a persone inconsapevoli sui quali erano autorizzati scoperti fino a 9mila euro. Un meccanismo che avrebbe permesso agli indagati di prelevare e versare ingenti somme di danaro e persino ottenere prestiti con documenti falsi. Le movimentazioni di denaro sarebbero state cadenzate perfettamente dai bancari in modo da evitare l´incorrere nella procedura `past due’ facendo in modo che lo scoperto su ogni singolo conto corrente non superasse mai i 90 giorni, periodo oltre il quale non si sarebbero potuti evitare gli ispettori bancari esterni. Nel corso delle indagini sono state ascoltate centinaia di persone, tra testimoni e vittime, raccolto una settantina di querele, controllato centinaia di conti correnti e, in alcuni casi, riscontrato la complicità degli adescati. I titolari dei conti correnti, infatti, attratti dai facili guadagni si sarebbero consapevolmente prestati al gioco. Tra le persone a cui erano stati intestati fittiziamente i conti anche persone recluse in carcere.

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