Le minacce di morte pur di farsi restituire le cifre ”prestate” a tassi usurai anche del 360% annuo arrivavano talvolta anche attraverso sms. Una soluzione ”tecnologica” per intimidire le loro vittime ma anche una traccia che ha portato gli inquirenti sulle loro tracce.

E cosi’, questa mattina, gli agenti del commissariato di polizia di Torre del Greco (Napoli), diretti dal primo dirigente Paolo Esposito, hanno arrestato una famiglia di usurai composta da una coppia di coniugi, Carmela Marra e Salvatore Scognamiglio, entrambi di 63 anni, e dalla sorella di quest’ultimo, Chiara Scognamiglio, di due anni piu’ grande. Per tutti l’accusa e’ di usura. I poliziotti, al termine delle indagini, sono riusciti a fare emergere numerosi episodi di usura, perpetrati dai tre ai danni di svariate vittime di Torre del Greco e di Poggiomarino, a cui venivano praticati tassi usurai anche del 360%. Nell’abitazione di Chiara Scognamiglio gli agenti hanno trovato e sequestrato denaro e titoli per circa 500mila euro. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i tre arrestati minacciavano le loro vittime di morte anche attraverso messaggini inviati con i cellulari. L’ordinanza eseguita oggi e’ stata emessa dall’ufficio Gip del tribunale di Torre Annunziata.

 

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