La discarica di rifiuti di ogni genere, alimentata quotidianamente da sversamenti illeciti, ormai invade la carreggiata di via Generale Francesco Sponzilli, strada che immette in via Galileo Ferraris. Siamo nella zona orientale di Napoli, al confine tra i quartieri Barra e Gianturco, a due passi dall’attraversamento ferroviario e degli scheletri dell’ex manifattura tabacchi. A terra ci sono rifiuti urbani ma anche speciali e pericolosi. Carcasse di lavatrici e frigoriferi, grandi buste con materiale misto, sedie da ufficio, mobili, materassi, pneumatici, plastiche, eccetera. I materiali sono stati abbandonati nel pezzo di terra incolto incastrato tra le due strade: proprio in questo punto sono visibili una grossa tubatura e una cabina di servizio. Circostanze che allarmano i residenti che ne evidenziano la pericolosità. Questo è soltanto uno dei punti della zona orientale della città presi di mira dagli “sversatori” seriali di rifiuti. Un fenomeno che ha dimensioni importanti in tutta Napoli e che colpisce, in particolare, i quartieri periferici e le zone desolate. Un vero e proprio pericolo per l’ambiente e la salute pubblica – si pensi ai roghi di rifiuti già avvenuti in zona – e uno schiaffo al decoro e all’igiene. Ogni anno il Comune di Napoli è costretto a spendere migliaia di euro per pagare gli interventi straordinari di bonifica, prelievo e smaltimento di quanto abbandonato lungo le strade dei quartieri Barra, Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, Gianturco, Poggioreale, e non solo. Non va meglio a Pianura dove, nelle ultime ore, i controlli della polizia municipale hanno permesso di individuare diverse persone che circolavano con rifiuti senza averne le necessarie autorizzazioni.

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