Aggredita in un noto ospedale di Napoli un Tecnico sanitario di Radiologia medica. «Nei giorni scorsi, presso un ambulatorio cittadino, una nostra collega Tecnico di radiologia – si legge in una nota dell’Ordine delle Professioni sanitarie – è stata oggetto di offese, minacce e anche percosse in seguito alla semplice richiesta del pagamento del ticket prima di effettuare un esame». Sono intervenute le guardie giurate e anche le forze dell’ordine che hanno scongiurato il peggio. «Massima solidarietà e vicinanza alla collega – avverte il presidente Franco Ascolese – come è evidente questi episodi colpiscono tutto il personale sanitario, medici, infermieri e anche Tecnici delle altre professioni che lavorano in prima linea. La procedibilità d’ufficio, anche senza querela di parte, ad esempio, scatta solo e sempre con più di 20 giorni di prognosi ma spesso questo limite non viene varcato perché intervengono le forze dell’ordine come in questo caso. «Nella mente e sulla pelle restano invece impressi traumi che fanno male agli operatori e all’intero sistema salute – aggiunge Ascolese – oltre che sul fronte della repressione bisogna agire in ogni modo con le tutele e la prevenzione. Chi resta vittima di queste violenze inaccettabili paga in silenzio e da solo un tributo che non è facilmente comunicabile. Nell’atto di compiere il proprio dovere verso i pazienti si viene offesi, vilipesi e picchiati in una spirale di barbarie civile che richiede interventi educativi profondi. Per questo scopo, con la fondazione Valetudo, come Ordine abbiamo messo a punto un progetto in cui possa essere valorizzato il ruolo degli Assistenti sanitari e degli Educatori. Alcune aziende sanitarie, come il Cardarelli, stanno già procedendo ai concorsi per le assunzioni. E’ richiesto a tutte le istituzioni responsabili delle Politiche sociali di intervenire sui protagonisti di questi gravi reati per indagare sul tessuto sociale in cui si sviluppano. Siamo vicini alla collega che sosterremo nei modi in cui avrà bisogno».