SALERNO – “Da Danilo Restivo non ci aspettiamo niente. Assisteremo a un’altra deposizione delirante, come quella resa nel processo in Inghilterra”. Gildo Claps, fratello di Elisa, la studentessa uccisa il 12 settembre 1993 e ‘sepolta’ per 17 anni nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinita’ di Potenza, commenta cosi’ la scelta di essere presente al processo dell’uomo gia’ condannato in primo grado a 30 anni di reclusione, per l’omicidio di Elisa Claps.
Restivo si trova affidato dalla magistratura inglese in custodia temporanea nel carcere romano di Rebibbia, per partecipare il 20 marzo prossimo al processo d’Appello a Salerno. “Di occasioni per raccontare la verita’ ne ha avute – prosegue Gildo Claps – e non l’ha mai fatto. Noi sappiamo gia’ quello che e’ successo 20 anni fa e non abbiamo niente da temere”. Brucia ancora alla familgia il fatto che la sentenza di primo grado ha riconosciuto colpevole Danilo Restivo di omicidio volontario, violenza sessuale, vilipendio e occultamento di cadavere, reati che, se contestati tempestivamente, avrebbero comportato anche l’ergastolo nonostante il rito abbreviato. Nel vuoto di 18 anni, tra il delitto e l’inizio del processo, e’ maturata la prescrizione per tutti i reati eccetto l’omicidio aggravato dai motivi abietti.
“Nessuno potra’ ribaltare quella sentenza – aggiunge – di Restivo deve avere paura chi lo ha coperto finora, i suoi complici in questa vicenda assurda. Ma lui non dira’ niente al riguardo”. Il 20 marzo si tornera’ nell’aula della corte d’Assise d’Appello di Salerno. L’udienza del 29 gennaio scorso non e’ di fatto cominciata, perche’ il nuovo legale di Danilo Restivo, l’avvocato Alfredo Bargi ha subito comunicato la volonta’ del suo assistito di voler partecipare al processo. Di qui il rinvio per consentire l’avvio delle procedure internazionali per la custodia temporanea, essendo Restivo detenuto per condanna definitiva a 40 anni di carcere in Inghilterra. “Anche mia madre – assicura Gildo Claps – sara’ al processo. Aspettava da 20 anni qhesto momento e non si tirera’ indietro certamente adesso”.