Non si rassegnava all’idea che la propria donna, mentre lui era in carcere a scontare una lunga pena per estorsione,  non lo avesse aspettato ed avesse anzi tentato di tagliare i ponti con il passato. Cosi all’uscita dal carcere, dopo aver tentato invano di convincere la propria ex moglie a tornare con lui, è passato all’attacco cominciando a pedinare, molestare ed ingiuriare la donna, cosi generando in lei un perdurante e grave stato di ansia e paura e non esitando, in una occasione, dopo averla inseguita e bloccata a bordo della propria auto, a percuoterla violentemente, procurandole lesioni giudicate guaribili in sette giorni dai medici dell’ospedale dove la signora è stata costretta a recarsi a causa delle tumefazioni in volto.

Visto l’insuccesso della propria azione, il pregiudicato cambiava strategia indirizzando le sua attenzioni nei confronti del datore di lavoro della donna, tentando, mediante minacce, molestie ed aggressioni, di indurlo a licenziarla facendole cosi mancare il necessario per vivere tanto da costringerla a tornare con lui.

Cosi non è stato. La donna ha denunciato tutto ai Carabinieri di Montecorvino Rovella, diretti dal Maresciallo SOLIMENE i quali si sono immediatamente attivati raccogliendo, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Salerno, gli elementi utili che hanno consentito al Giudice per le Indagini Preliminari di emettere l’ordinanza nei confronti del pregiudicato G.C. 55enne di Montecorvino Rovella, ritenuto vicino al clan camorristico “Pecoraro/Renna”, che, ammanettato, è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto agli arresti domiciliari.

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