Sgominata una banda di romeni che obbligava i propri connazionali, spesso con disabilità fisiche, a mendicare per strada per poi farsi dare tutti i guadagni. I carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore (Salerno) hanno arrestato nella cittadina salernitana ed a Caivano (Napoli), su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, tre cittadini romeni ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla tratta di persone. I tre, di 22, 48 e 56 anni, sono indagati anche per il reato di riduzione in schiavitù. Il provvedimento restrittivo scaturisce da un’indagine avviata dalla sezione operativa del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore nell’aprile 2015. Le indagini hanno portato all’individuazione di un gruppo criminale composto da cittadini romeni con base operativa in un campo nomadi situato a Nocera Inferiore e dedito alla tratta di persone e alla loro riduzione in schiavitù (ipotesi – solo quest’ultima – per la quale il gip ha ritenuto non sussistente un quadro di gravità indiziaria). L’attività investigativa ha consentito di documentare le responsabilità degli indagati in merito al trasporto in Italia di 32 cittadini romeni (di cui due minori), alcuni dei quali affetti da menomazioni e disabilità fisiche. Queste persone venivano portate nel campo nomade e poi costrette a mendicare vicino supermercati, chiese e incroci stradali dell’Agro Nocerino-Sarnese e della provincia di Salerno. Tutto il denaro ricavato con l’elemosina, poi, veniva consegnato ai membri dell’organizzazione e chi provava a ribellarsi subiva violenze fisiche e privazioni. Altre due persone della stessa nazionalità, anch’esse destinatarie di provvedimenti restrittivi in carcere, sono risultate irreperibili sul territorio nazionale, mentre un minore romeno è stato indagato in stato di libertà.