Antonio Lorenzo D’Amico, 22 anni, studente universitario, ieri mattina si è tolto la vita con un colpo di pistola in bocca in un poligono di tiro a segno. Il personale del poligono di via Serracapilli, ha udito il colpo di pistola e visto il ragazzo accasciarsi al suolo. Si è precipitato per soccorrerlo ed ha allertato i sanitari del 118 e le forze dell’ordine, ma per il povero giovane non c’era più nulla da fare.
Ieri mattina il 22enne ha raggiunto il poligono di tiro a segno e chiesto una pistola a noleggio per sparare contro i bersagli. Ha prima impugnato la pistola ed esploso tre colpi contro uno dei bersagli. Poi, con mossa repentina, ha avvicinato l’arma alla bocca e premuto il grilletto. Il colpo non gli ha lasciato scampo. I militari che hanno visionato le agghiaccianti immagini non hanno avuto dubbi nello stabilire che il ragazzo si è tolto la vita volutamente. Su quanto accaduto però sono ancora aperte le indagini dei carabinieri ebolitani, diretti dal capitano Luca Geminale, che hanno rinvenuto, all’interno della sua abitazione, due lettere scritte dal giovane e indirizzate alla madre e al fratello. Poche parole per annunciare la decisione di togliersi la vita. Gli investigatori ritengono che abbia premeditato il suicidio e non sia stata una decisione dell’ultimo minuto dopo aver preso a noleggio la pistola. Il motivo dell’estremo gesto è sconosciuto, ma per gli inquirenti è legato alle crisi depressive di cui il giovane avrebbe sofferto ultimamente. Dolore e sconcerto per tutta la comunità di Capaccio, quando ieri mattina è giunta la notizia del decesso del giovane. Antonio Lorenzo D’Amico studiava all’ Università di Bologna. Aveva conseguito la mini laurea in Scienze estere e viveva con i suoi familiari, in un’abitazione a Foce Sele. I suoi funerali saranno celebrati oggi alle 15.30, nella chiesa di Gromola, a Capaccio Paestum.