Cellulare e altri dispositivi elettronici nelle mani della Questura di Napoli per cercare di fare piena luce sulla drammatica morte del bambino di 11 anni che, nella notte tra lunedì e martedì scorso, si è lanciato dal balcone della sua casa di Chiaia. Si segue sempre la pista del “challenge dell’orrore” on-line. La polizia esaminerà nei dettagli  conversazioni e dati utili sulle chat, sulle app installate, sui social, nonché sui siti Internet a cui il ragazzino si è collegato prima di lanciarsi nel vuoto dal balcone di casa. A Destare l’attenzione degli inquirenti è stato il messaggio lasciato alla mamma. “Ti amo, ma ora ho un uomo incappucciato davanti e non ho tempo”.

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