Il Gup di Napoli condanna a 20 anni di carcere Carmine Amato, boss dell’omonimo sodalizio criminale, in quanto riconosciuto essere il mandante dell’omicidio di Francesco Feldi alias ‘o Tufano, avvenuto nel 2011. Amato, cui sono state riconosciute le attenuanti generiche grazie al suo legale di fiducia, l’avvocato Luigi Senese, secondo la ricostruzione degli inquirenti avrebbe ordinato la morte del ras del Rione Berlingieri per estendere l’influenza del suo sodalizio. Un delitto, quello di Feldi, che si colloca in un periodo particolarmente turbolento per gli equilibri criminali della periferia nord e che precede di poco quella che passerà alle cronache come la terza faida di Scampia. Feldi, secondo la ricostruzione degli investigatori confermata anche dalle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, fu ucciso a pochi passi dalla sua abitazione la sera del 19 febbraio di oltre dieci anni fa da un commando di sicari di cui avrebbe fatto parte anche Mirko Romano, killer di fiducia degli Amato-Pagano ucciso a sua volta qualche mese più tardi. Sul punto, tra le altre, di assoluta rilevanza sono state le dichiarazioni del pentito Carmine Annunziata che, ai magistrati, ha riferito di aver partecipato all’organizzazione dell’agguato preparando le armi utilizzate, poi, dai killer.

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