Sette agenti della Polizia Penitenziaria, presenti oggi in aula, imputati nel processo sulla cosiddetta “cella zero” di Poggioreale, utilizzata, secondo l’accusa, per picchiare i detenuti; hanno presentato oggi una rinuncia, qualora dovesse sopraggiungere, alla prescrizione dei reati. Il processo sulle presunte violenze in carcere ha preso inizio nel 2018, mentre i fatti contestati sarebbero avvenuti a partire dal 2012. «Più volte» ha spiegato l’avvocato Marcello Severino, legale di diversi agenti sotto processo «qualcuno ha paventato la possibilità che si volesse sfruttare la prescrizione, ma vorrei ricordare che gli imputati già dall’inizio del processo hanno manifestato la volontà di rinunciare alla prescrizione qualora fosse maturata». Insieme con gli agenti difesi dall’avvocato Severino, hanno adottato analoga decisione, su richiesta dei rispettivi clienti, anche gli avvocati Mino Capasso, Carlo De Stavola e Marco Monica. Ai dodici agenti imputati vengono contestati diversi episodi per i quali gli inquirenti hanno ipotizzato vari reati, dall’abuso di potere ai maltrattamenti. Tutto è scaturito dalla denuncia di quattro ex detenuti. Nell’udienza di oggi è stato ascoltato un testimone. La prossima è stata fissata per il 23 giugno per il prosieguo delle testimonianze. In quell’occasione potrebbero essere formalizzate altre rinunce alla prescrizione.

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