“Tutta Montemarano si è stretta intorno al progetto di “Tarantella For Africa”. Bambini, giovani, donne, anziani, nessuno escluso: tutti si sono prodigati per l’evento, ognuno cercando di fare qualcosa di utile. Questo è stato il risultato più bello per noi organizzatori”. Roberto D’Agnese, direttore artistico della rassegna “Tarantella For Africa”, si dice soddisfatto dell’evento che, dal 1° al 3 agosto, ha calamitato l’attenzione sul centro storico del paese dell’Alta Irpinia. Una rassegna fortunata, anche perché ha messo in moto un meccanismo di microeconomia che ha giovato un po’ a tutti: dal commerciante al piccolo imprenditore. Un evento, dunque, che è stato importante per il territorio e che ha coinvolto un intero paese. Molto importante anche la rete, molto forte, che si è creata con diversi eventi irpini, come Castellarte e Canalarte che sono stati presenti a Montemarano nelle loro massime espressioni. Roberto D’Agnese, tra le altre cose, afferma: “Ci eravamo prefissi tre obiettivi come organizzatori: portare gruppi irpini di spessore che con la loro musica tramutassero in note l’essenza identitaria dei contesti d’origine, portare quattordici artisti Kenyani come araldi di multietnicità ed integrazione effettiva ed infine regalare al nostro pubblico la ciliegina sulla torta: James Senese. Direi che abbiamo praticamente centrato tutto. E voglio complimentarmi con Virginiano Spiniello che, col suo progetto “Albero Vagabondo”, ha messo un patrimonio secolare come favole e fiabe al servizio della formazione didattica differente per donare ai nostri bambini una nuova sensibilità verso tutte le piaghe sociali ed ambientali in cui la nostra realtà ed il nostro ambiente di riferimento versano”. “Tarantella For Africa” chiude i battenti, ma già pensa alla terza edizione, alla rete con gli altri eventi con “Hirpus Event” e agli progetti della Scuola di Tarantella Montemaranese, come il “Carnevale Princeps Irpino”.

 

 

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