Airola – Con un gesto simbolico si chiude la tavola rotonda “Ripartire dalla crisi. Esperienze e convergenze per creare sviluppo” e si apre una nuova avventura nello stabilimento dell’ex Polo Tessile.

Il nuovo stabilimento Tecno Tessile Adler srl, del  Gruppo Adler,  porterà nella Valle Caudina la realizzazione del telaio in fibra di carbonio della nuova 4C Alfa Romeo. Dopo un anno e mezzo di proposte e incontri tra Amministrazione, Regione e Governo, sì è giunti finalmente all’inizio di un percorso che mira ad orizzonti molto lontani. Coinvolti in questo primo passo sono 108 dei  400 operai in cassa integrazione dell’ex Polo Tessile, che torna a riaccendere così i motori. Nutrita è stata la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni e delle imprese. Erano presenti il presidente del Gruppo Adler, Paolo Scudieri; il ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera; il presidente del Cnr, Luigi Nicolais; il presidente dell’Ice, Riccardo Monti; il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro; il segretario nazionale della Cisl, Raffaele Bonanni e il presidente della Provincia, Aniello Cimitile. Proprio quest’ultimo ha esordito definendo questa giornata “un raggio di sole dopo tanta pioggia su Airola”.

Si tratta di una nuova alba, per un territorio colpito fortemente dalla crisi. “La rinascita di una realtà in cui abbiamo puntato tutto sull’innovazione per rendere l’Italia e il Sud più competitivi. Quello di Airola è il primo stabilimento che produrrà telai in fibra di carbonio di serie”, afferma entusiasta Paolo Scudieri. Parole di elogio sono giunte anche da Montezemolo che, seppure telefonicamente, ha ricordato quanto eccellente sia il lavoro svolto dalla Adler nella produzione di alte tecnologie. “Il lavoro svolto negli ultimi mesi tra la nostra amministrazione e la Adler, ha dato i suoi frutti. Gli impegni presi da entrambe le parti hanno fatto in modo che oggi ci troviamo di fronte a qualcosa di rivoluzionario. Airola diventerà il più grande stabilimento d’Europa”, dice quasi commosso il Sindaco, Michele Napoletano.

La riprogrammazione e rimodulazione degli investimenti sulle aree di crisi mira così a generare la ripresa dell’economia, soprattutto nelle zone interne del Paese. “Evitare che arrivino fondi se poi servono solo per far fallire le imprese e riconoscere la credibilità delle imprese e delle amministrazioni locali” afferma Caldoro, che ricorda gli incontri dei prossimi giorni per dare il via allo stanziamento di 30 mln di euro per le aree interne. Sulla stessa linea il ministro Passera che ci tiene a specificare “quanta fiducia diano momenti come questo, quando una azienda risorge. Questa è una festa di una comunità e non solo di un’azienda – ontinua Passera – e vale doppio perché parte dal Sud”.

La ricetta, quindi, sembra essere fatta dai soliti ingredienti: innovazione, ricerca e tecnologia. La fibra di carbonio ha enormi qualità e il suo utilizzo copre un ampio raggio di settori. A questo però bisogna saper accoppiare le potenzialità ci chi in fabbrica ci lavora. Molte parole sono state spese nei confronti degli operai che hanno vissuto e vivono ancora la drammaticità della perdita del posto di lavoro. Tutti gli interventi della mattinata, hanno ricordato i lavoratori della Benfil e Tessival che hanno e creduto e credono nel futuro di questa nuova realtà produttiva. Poste le basi per questa scommessa, l’obiettivo è quello di reinserire al più presto chi per il momento è rimasto fuori da questa nuova sfida.

 

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