Chiude con successo la terza edizione della “Fiera dell’Artigianato e dell’Agricoltura” di Airola. Una kermesse organizzata in collaborazione con la Confederazione Italiana Agricoltori di Benevento, con l’obiettivo di rilanciare i prodotti tipici locali e le eccellenze della produzione sannita, senza perdere di vista i settori enogastronomici e quelli della filiera di qualità agroalimentare e della zootecnia. Un bilancio dunque estremamente positivo per il presidente della fiera, Franco Napoletano. Una sessantina le aziende che hanno aderito. Da segnalare la riuscita della tavola rotonda sul tema: “Sviluppo agro-alimentare, ipotesi di rilancio occupazionale per le aree interne della Campania”, cui hanno partecipato esperti e parlamentari. Nel corso dell’incontro è stato anche presentato per la prima volta un progetto innovativo di rilancio agroalimentare allestito per il territorio. Da ricordare inoltre il primo Raduno di “quad”, gli speciali veicoli fuoristrada pensati per le situazioni più estreme, in collaborazione con “Tuttomoto” e l’esposizione di capi di bestiame nella zona industriale di via Caracciano, con la presenza di allevatori e produttori zootecnici provenienti soprattutto dal Sannio: bovini, ovini, equini ed altre categorie da macellazione, selezionate dalla filiera di qualità attiva da anni sul territorio. Nelle tre serate, molto apprezzati dal pubblico gli stand di degustazione paesana lungo l’asse del centro storico che da piazza Portisi reca a piazza San Domenico.

Un bilancio senz’altro positivo, ma già si pensa alla prossima edizione: “Stiamo già valutando diverse idee – spiega il presidente Franco Napoletano – per incrementare e favorire la presenza di nuovi espositori dalle altre province magari con l’allestimento di uno spazio più idoneo ad accogliere il bestiame e le aziende di distribuzione di prodotti agricoli”.

Ad organizzare la fiera è l’associazione onlus “San Giovanni Battista”, con il patrocinio del Comune di Airola, della Pro Loco, dell’associazione “Caudium Horses”, della parrocchia di San Domenico ed in collaborazione con la Cia, “Eidos” onlus e AgriCerti Campania.

 

 

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