La Provincia è riuscita a trovare i soldi per pagare lo stipendio di maggio ai 1.200 lavoratori dell’articolazione casertana del Consorzio unico di bacino. Tuttavia, ciò non basterà a porre fine allo stato di agitazione che si protrae da diversi giorni,

perché le maestranze ora rivendicano anche la corresponsione della quattordicesima, maturata a metà mese. Ma partiamo dal principio. Per far fronte nell’immediato all’ennesima crisi provocata dal mancato pagamento delle quote da parte dei comuni gestiti col servizio di igiene urbana, e nell’impossibilità di intervenire ancora una volta direttamente per i ben noti problemi di cassa, l’ente di corso Trieste nelle ultime 48 ore aveva aperto un canale di comunicazione con la Provincia di Napoli. Obiettivo, provare ad incassare, in toto o in parte, 5 milioni di euro di crediti vantati dalla Sap. Na, la società provinciale preposta alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti nel Napoletano. Alla fine, il pressing istituzionale ha sortito effetto e la task force messa in campo dalla Provincia – l’assessore all’Ambiente Maria Laura Mastellone, il direttore generale Raffaele Picaro e il dirigente del settore Ecologia, Paolo Madonna – è riuscita ad ottenere la liquidazione di almeno 2 dei 5 milioni di euro di cui sopra: una cifra più che sufficiente per lo stipendio di maggio (circa 1,7 milioni). Anzi, già in mattinata veniva effettuato il bonifico e comunicato il numero di Cro. In pratica, entro tre o quattro giorni gli stipendi potranno essere liquidati. Ma al momento di annunciare la notizia alle organizzazioni sindacali arrivava la doccia fredda. «Siamo assolutamente insoddisfatti – spiega Raffaele Maietta della Cgil – perché dal 15 giugno è maturata anche la quattordicesima, e non vorremmo ritrovarci a rivivere la stessa via crucis. Peraltro ci risulta che il Consorzio abbia in cassa almeno un milione di euro, anche se il commissario liquidatore lo nega: aggiungendo i 3 o 400 mila euro che avanzeranno dopo il pagamento dello stipendio, i soldi ci sono. Per quanto ci riguarda, lo stato di agitazione permane».

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