CASERTA – “Chiediamo al Comune di Caserta e agli enti altri enti dell’ambito sociosanitario C7 di conoscere come sono stati ripartiti i quasi 500mila euro presenti a luglio sul Fondo Unico d’Ambito visto che delle 4-5 mensilità arretrate di cui era stato annunciato il pagamento, anche a mezzo stampa, ne sono state pagate ai lavoratori solo una parte e in modo piuttosto confuso”.

E’ quanto dichiara Alessandra Cirelli, responsabile provinciale dell’ Ugl-Sanità Privata, dipendente dell’ambito C7 composto dai Comuni di Caserta, Castelmorrone Casagiove e San Nicola la Strada. Gli addetti dell’ambito, ovvero gli operatori socio-sanitari e le cooperative sociali che si occupano di assistenza domiciliare ma anche di segretariato sociale, affido e adozioni, assistenza scolastica, avanzano dalle 14 alle 18 mensilità; il problema è l’esiguità dei fondi messi a disposizione dagli enti locali per le politiche sociali. La speranza era per i circa 400mila euro accreditati appena nel luglio scorso al Fua dal Fondo Nazionali delle Politiche Sociali (Fnps, ndr), che si aggiunsero ai centomila erogati dai 4 Comuni dell’Ambito; secondo il piano di ripartizione, sarebbe dovuti servire per pagare prima di tutto quei servizi, come l’affido e l’adozione, di competenza del fondo nazionale. “Ma ad oggi – spiega la Cirelli – qualcuno ha avuto una mensilità, qualcun altro due, insomma si sono create ingiustificate disparità tra i lavoratori e non capiamo quali criteri sono stati adottati. Per questo abbiamo chiesto l’accesso agli atti e soprattutto un incontro urgente con il Comune di Caserta”.

 

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