Il prezzo del gas balza oltre 40 euro in avvio di contrattazioni, con le paure per una escalation della guerra in Israele. Ad Amsterdam le quotazioni salgono dell’8,3% a 41,40 euro al megawattora. Corre anche il prezzo del petrolio, con i timori della guerra tra Israele e Hamas che hanno già provocato un balzo del 5% del greggio. Avvio incerto per i mercati europei, che temono un’escalation. Milano è partita con un calo dello 0,35%. Le Borse europee aprono in calo dopo l’attacco di Hamas a Israele e con i timori di una escalation del conflitto. In rialzo le materie prime tra cui petrolio e il gas mentre non si arresta la corsa dei beni rifugio tra cui l’oro. Sotto i riflettori anche la riunione della Banca Mondiale e del Fondo monetario in Marocco. Avvio in flessione per Francoforte (-0,57%) e Parigi (-0,27%). Sale Londra (+0,24%). L’attacco ad Israele crea “una situazione di emergenza che rischia di far esplodere altre problematiche, per esempio per l’energia”. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso parlando a Rai News 24. “Così come è accaduto per la guerra di Russia in Ucraina per il gas, così potrebbe accadere di nuovo perché da quei paesi dal Nord Africa arrivano altre risorse – ha detto il ministro – Dobbiamo capire anche se dobbiamo pensare all’autonomia energetica del nostro Paese”.

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