L’annuncio del piano Obama per la riduzione del deficit non ha avuto alcun effetto positivo su Wall Street. Il mercato azionario americano, sulla scia delle chiusure negative in Europa e impaurito dal rischio di default greco, si avvia a chiudere la seduta di oggi con gli indici in ribasso eccetto il Nasdaq,

ma un ribasso minore rispetto a una giornata passata perdendo tra l’1 e il 2 per cento. Il Nasdaq è in leggero rialzo a poco meno di un decimo di punto percentuale (+0,08 per cento a 2.624 punti) mentre il Dow Jones perde lo 0,7 per cento a 11.427 punti e il più ampio indice S&P500 cede lo 0,64 per cento appena sopra i 1.200 punti, a 1.208. Il tonfo di oggi arriva dopo una settimana tutta di rialzi, cinque giorni su cinque, che ha rappresentato la serie più lunga di rialzi da due mesi e mezzo a questa parte e ha fatto guadagnare il 5,4 per cento allo S&P500. Il clima positivo dovuto alla percezione che fosse vicino un esito positivo del dramma sulla possibile insolvenza della Grecia non è però sopravvissuto al fine settimana. E in tarda mattinata l’annuncio del piano da 4.000 miliardi di dollari di riduzione del deficit presentato dalla Casa Bianca ha lasciato freddi gli investitori, che non hanno manifestato particolari reazioni: le linee guida del piano erano del resto già note e il mercato aveva avuto tempo di digerirle lungo il fine settimana.

 

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