di Salvatore Marcello*
A Castel Volturno, nel PD, sono riusciti a fare addirittura meglio che a livello nazionale: una parte del Partito ha deciso che non si riconosceva più nel segretario in carica e senza sfiduciarlo ha indetto un congresso farsa, con dei candidati farsa e un’elezione fasulla. Il tutto con il benestare del commissario provinciale del Partito: bene, ma non benissimo Senatore! Fosse questa la cosa peggiore: staremo parlando delle solite (ancora) diatribe da PD ma purtroppo non è tutto. Perché questi furboni, oltre ad un congresso illegittimo, si sono assicurati di nominare quale presidente dell’assemblea e massima figura di garanzia la sorella del commissario di Forza Italia, Lucia Tommasi. Ovviamente con lungimirante visione politica ed un ottimismo fuori dal comune hanno eletto segretario un ex assessore della giunta Nuzzo (2005): quando si dice largo ai giovani, rinnovamento e ricambio sociale. Ma a Castel Volturno, si sa, queste sono parole quasi incomprensibili. Meglio, invece si comprende il significato della parola inciucio: leggo gli auguri delle altre forza di maggioranza al segretario (?) che non arrivarono quando fui eletto io, forse a certi soggetti la mia elezione non andò tanto a genio: che vanto! O della parola rimpasto che vuol dire solo occupare nuove poltrone con le stesse persone. Insomma Castel Volturno si dimostra ancora una volta all’avanguardia: va oltre la scissione, si affida alla mitosi. Peccato non sappiano che il virus è, come sempre, nella cellula madre.
*Ex segretario PD Castel Volturno