“C’è una legge” e “quella legge sarà applicata. Non devo fare né mi spettano diagnosi anticipate”. Lo dice il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, in un’intervista al Mattino sul caso De Luca e la sospensione prevista dalla legge Severino. Il ministro interviene anche sui cosiddetti impresentabili: “La mia idea è molto chiara – afferma – ci sono le leggi dello Stato e le scelte dei partiti. Le leggi dicono quando qualcuno non è candidabile e quando, una volta eletto, deve decadere. Poi ci sono le scelte dei partiti, che si assumono la responsabilità dei candidati che propongono, ne rispondono davanti agli elettori assumendosi il rischio che per colpa di quei candidati gli stessi partiti non prendano voti, semmai li perdano”. A Berlusconi che dice che se il centrosinistra vincerà 4-3 Renzi dovrà dimettersi, Alfano replica: “Mi pare molto difficile che il governo debba cadere. Nel 2005 perdemmo le regionali, finì 12 a 2 per il centrosinistra, il centrodestra vinse solo in Lombardia e in Veneto. Berlusconi non ci pensò proprio a dimettersi da presidente del Consiglio”.

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