Da un lato la richiesta, con tanto di procedura di infrazione, dell’Unione europea di attuare la direttiva Bolkestein, dall’altro la necessità del Governo di avere altro tempo per chiudere la stagione delle proroghe concesse ai balneari dagli esecutivi che si sono succeduti negli ultimi 13 anni. Ai microfoni di Italia Notizie Riccardo Zucconi affronta una problematica complessa. Lo fa con serietà e senso istituzionale. Il segretario di presidenza della commissione Attività produttive della Camera non brandisce l’arma della propaganda. Affronta una questione che va risolta per non incorrere in altre misure dell’Ue. “Il problema c’è – osserva l’esponente di Fratelli d’Italia – e va risolto, ma dobbiamo mettere in campo provvedimenti che non penalizzino i balneari”. L’onorevole Zucconi fa una distinzione temporale che è però di sostanza: “La Bolkestein è entrata in vigore nel 2009, quindi è giusto partire da quella data per applicare la direttiva. Tutte le concessioni assegnate successivamente vanno all’asta. Ma non si può mettere in ginocchio gli imprenditori che hanno investito prima del via libera dell’Ue alla Bolkestein”. Insomma il principio del doppio binario. Una soluzione di buonsenso.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A RICCARDO ZUCCONI



LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui