L’eccessivo ricorso a deroghe e soglie alte nel nuovo Codice appalti, i pericoli del subappalto a cascata, la mancata introduzione dell’obbligo di dichiarare il titolare effettivo. Sono alcuni dei temi affrontati dal presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, nel corso della presentazione alla Camera dei deputati della Relazione annuale dell’attività dell’Autorità nazionale anticorruzione. “La deroga non può diventare regola, sorprende che per velocizzare le procedure si ricorra a scorciatoie certamente meno efficienti, e foriere di rischi. Tra queste, l’innalzamento delle soglie per gli affidamenti diretti, specie per servizi e forniture, o l’eliminazione di avvisi e bandi per i lavori fino a cinque milioni di euro”. Busia ha poi messo in guardia sui rischi del ‘subappalto a cascata’. Critiche non solo da parte del numero uno dell’Anac. Anche l’opposizione lancia l’allarme sulle modifiche al codice degli appalti per il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata e del peggioramento delle condizioni di lavoro. È diametralmente opposto il parere di Andrea de Bertoldi che ai microfoni di Italia Notizie rimarca l’importanza di “snellire l’iter burocratico per consentire la realizzazione delle opere”. Sul ‘subappalto a cascata’ il deputato di Fratelli d’Italia replica alle minoranze. “Mi fanno ridere. È stata l’Unione europea, da loro sempre tanto invocata, a bocciare il divieto dei ‘subappalti a cascata’. Faccio notare – conclude l’onorevole de Bertoldi – che le ditte subappaltatrici devono rispettare le stesse regole dalla ditta principale. È evidente come le preoccupazioni a riguardo siano del tutto infondate”.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA AD ANDREA DE BERTOLDI

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