Ancora una volta, l’ennesima, l’Ambito socio-assistenziale C6 sale alla ribalta delle cronache per inefficienza e incapacità gestionale. Nel caos è finito il bando per l’attuazione del Patto per l’Inclusione Sociale (PaIs), progettato nel 2021 da Gemma Accardo, all’epoca coordinatrice di Piano. La programmazione delle iniziative rivolte ai beneficiari del reddito cittadinanza è viziata ab origine da un errore grossolano. I vincitori del bando (11 persone) invece di essere assunti a tempo determinato sono stati inquadrati con partita Iva. Da qui lo stop ai pagamenti degli stipendi perché in fase di rendicontazione l’Ambito, oggi coordinato da Cristina Accardo (che non ha nulla a che fare con Gemma), non ha potuto procedere all’erogazione delle paghe in quanto i fondi ministeriale sono vincolati ad assunzioni a tempo determinato. In altre parole l’errore pacchiano di Gemma Accardo ha spedito nel limbo 11 operatori sanitari specializzati che dallo scorso novembre fino ad aprile di quest’anno, pur svolgendo regolarmente il servizio pari a 27 ore settimanali, sono rimasti senza stipendio per 6 mesi. Il C6 infatti ha pagato soltanto gli stipendi per il trimestre agosto-settembre-ottobre 2022. Pagamento effettuato, per giunta, tramite partita Iva, cioè in contrasto da ciò che prevede il bando Pais. Una situazione pirandelliana che ha avuto gravissime ripercussioni sui lavoratori, gli unici, come sempre, a pagare il presso più alto di una gestione fortemente connotata dai tratti dell’inadeguatezza e dell’inefficienza. Sarà molto complicato, al netto delle rassicurazioni ufficiose, risolvere il problema creato da Gemma Accardo. Agli operatori socio-sanitari non resta che aprire una vertenza per ottenere il pagamento dei 6 stipendi arretrati (novembre 2022-aprile 2023). I vincitori del bando dell’Ambito C6 già si sono attivati per conferire formale incarico ad un avvocato per tutelare i propri legittimi interessi. Nel frattempo 3 operatori si sono già dimessi. E a breve getteranno la spugna almeno altri 5 vincitori del bando PaIs. Risultato? Un servizio essenziale non sarà più fornito. Per uscire dal guado gli operatori socio-sanitari prenderanno a breve servizio presso l’Ambito C7, dove hanno vinto un altro bando. Il Comune capofila del C6 è Aversa. Oltre che dalla città normanna l’Ambito è composto da Carinaro, Casaluce, Cesa, Gricignano, Orta di Atella, Sant’Arpino, Succivo e Teverola. Finora il sindaco di Aversa Alfonso Golia è rimasto, non è una novità, con le braccia conserte in perfetto stile Ponzio Pilato. È inaccettabile l’immobilismo di tutti altri amministratori locali. Il Patto per l’Inclusione Sociale era uno dei servizi fiore all’occhiello del C6. Sarà smantellato per colpa di funzionari incapaci. La politica dorme. A farne le spese i lavoratori. Tanto per cambiare. Che vergogna.

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