BENEVENTO – L’assessore provinciale di Benevento all’ambiente Gianluca Aceto ha rinnovato alla Regione Campania la proposta di prosecuzione del progetto straordinario di potenziamento della raccolta differenziata in alcuni Comuni del Sannio impiegando allo scopo i lavoratori dei tre disciolti Consorzi rifiuti.

La richiesta è contenuta in una lettera inviata nel pomeriggio di oggi agli assessori regionali all’ambiente Romano e al lavoro Nappi dopo che per tutta la mattinata era proseguita la protesta dei lavoratori presso la sede della Provincia in largo Carducci mentre l’assessore Aceto incontrava una delegazione degli stessi.

Nella nota, trasmessa per conoscenza anche al Prefetto, alla deputazione sannita al Parlamento europeo e nazionale e al Consiglio regionale, ai Consorzi rifiuti, alle Organizzazioni sindacali e agli enti strumentali, l’assessore Aceto ha richiamato una propria precedente richiesta dello scorso mese di dicembre di analogo tenore.

Aceto ha evidenziato che “la situazione dei 124 lavoratori è ormai insostenibile e drammatica. Negli ultimi trenta mesi hanno percepito appena 1.300 euro a testa. Esprimo il forte timore che il gesto di autolesionismo che abbiamo registrato nei mesi precedenti, rimasto finora isolato, possa ripetersi”. L’assessore provinciale, dunque nel ricordare di aver discusso nuovamente della situazione con i rappresentanti dei lavoratori, ha rappresentato la necessità e la possibilità che si operi sulle seguenti direttrici:

  1. Prosecuzione del progetto, anche in relazione alla proposta dell’on. Erminia Mazzoni (Piano di Azione Coesione: terza e ultima riprogrammazione. Misure anticicliche e salvaguardia di progetti avviati). A tal proposito, evidenzio sin d’ora la necessità igarantire una durata non inferiore agli otto mesi, al fine ditraguardare i termini di approvazione della normativa di riordino delcomparto e scongiurare i pericoli di licenziamento.

  2. Accelerazione, per quanto possibile, dei tempi di erogazione di pagamento per le mensilità pregresse, onde garantire la sopravvivenza delle famiglie attanagliate da giganteschi problemi economici.

Aceto conclude così la sua lettera: “E’ superfluo sottolineare che i lavoratori e le loro famiglie proseguiranno la lotta utilizzando ogni forma di protesta, ivi comprese quelle più eclatanti e preoccupanti”.

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