“Il problema non è il costo degli assessori regionali, ma l’attività di indirizzo e programmazione che sono capaci di mettere in campo, e da questo punto di vista i componenti dell’esecutivo Caldoro hanno già ampiamente dimostrato di non essere per nulla all’altezza del compito”.

Come sempre, il consigliere regionale, on. Enrico Fabozzi, rifugge dalla demagogia e affronta nel merito la questione, tanto discussa, dell’aumento del numero di assessori da 12 a 14. “E’ sbagliato, a mio avviso – osserva l’on. Fabozzi – affrontare questo argomento solo dal punto di vista dell’incremento o meno di spesa a carico della Regione. Seppure fosse vero quello che dice Caldoro, ossia che l’allargamento della giunta è stato fatto a costo zero, e ho molti dubbi sull’attendibilità delle sue dichiarazioni, ritengo che l’aspetto più rilevante di questa vicenda sia un altro, di natura prettamente politica: servono altri due assessori? E per fare cosa? Se servono – aggiunge il consigliere regionale – significa che i dodici componenti dell’esecutivo non sono stati in grado di svolgere al meglio il loro compito; in questo caso, allora, prima di nominarne altri due si dovrebbero dimettere o essere revocati quelli in carica”. Non fa una piega il ragionamento dell’on. Fabozzi, che introduce altri elementi di riflessione. “La verità è un’altra: in un anno di gestione, il centrodestra non è stato in grado di produrre alcun risultato, se non quello di ricercare affannosamente un equilibrio politico interno basato sulla spartizione delle poltrone. L’allargamento della giunta, quindi, è solo l’ennesimo tentativo di mantenere in piedi una coalizione assolutamente fallimentare”.

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