“Solo qualche giorno fa il Bomba attaccava i magistrati. Chiedeva di parlare con le sentenze, di fare nomi e cognomi. Eccoli! Così come per lo scandalo di Trivellopoli, Mafia Capitale, Cara di Mineo, i nomi e i cognomi ci sono tutti e sono quasi tutti del Pd. Il Bomba non parla più?”. Lo scrivono i parlamentari del M5S sul blog di Beppe Grillo in un post dal titolo “Solo il M5S combatte i corrotti”. “Concorso esterno in associazione mafiosa è la pesante accusa che travolge il Pd in Campania e che lega il partito del Bomba al clan dei casalesi di Zagaria. A chiedere i voti alla camorra sarebbe stato il numero uno del Pd in Campania Stefano Graziano, già Presidente del Pd campano, nonchè consigliere regionale e consigliere del Governo Letta prima e Renzi poi. Per ricambiare l’appoggio politico – elettorale della camorra finalizzato ad ottenere voti, Graziano avrebbe procurato al clan di Zagaria e alla società Lande Srl ad esso riconducibile, lo sblocco di un finanziamento europeo utile per un appalto di oltre 2 milioni di euro, con conseguenti mazzette e tangenti in favore di politici locali come Biagio Di Muro (eletto con l’appoggio del Pd) e altri funzionari pubblici che hanno partecipato alla corruzione”, aggiungono i cinquestelle. “La Lande Srl, inoltre, che attraverso il proprio legale rappresentante oggi agli arresti Marco Cascella avrebbe pagato le mazzette per aggiudicarsi l’appalto, è stata già oggetto di precedenti denunce parlamentari da parte del M5S per appalti su terzo valico – TAV in Piemonte e risulta beneficiaria di numerosissimi sub appalti, tra i quali quello nel cantiere Tempa Rossa, quello per i TAV di Firenze, Torino e Milano, per la Metro C di Roma, per il Ponte sullo Stretto di Messina, per il Porto di Taranto e per altre opere che, adesso, andrebbero tutte necessariamente verificate dalle Procure competenti. Come ha affermato la nostra portavoce al Senato Vilma Moronese originaria di Santa Maria Capua Vetere, in “Campania sta emergendo fuori tutto il marcio del sistema partitocratico, in particolare del PD, con favori ai clan della camorra negli appalti pubblici con utilizzo di fondi europei fino addirittura a favori alle mafie su beni confiscati alla camorra stessa”, concludono i parlamentari del M5S.

 

 

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