Si è svolta stamani presso il Bar Botticelli di Caserta la Conferenza Stampa di presentazione del Comitato per il NO al Referendum sulla riforma della parte II della Costituzione. I promotori del Comitato casertano hanno illustrato dinanzi ad una folta platea di cittadini il loro programma e le ragioni per le quali è necessario opporsi alla riforma Renzi-Boschi e per salvaguardare la Carta Costituzionale. Ha aperto i lavori il Segretario Generale Nazionale del Comitato per il NO “Sovranità Popolare” Marco Cerreto. “Abbiamo costituito anche a Caserta un Comitato per dire NO alla riforma della Costituzione voluta dagli ex rottamatori Renzi-Boschi. In una completa assenza di dibattito e confronto sui temi della riforma costituzionale bisogna tornare tra i cittadini e spiegare bene loro i motivi per cui bisogna fortemente opporsi a questa scellerata riforma costituzionale”. Successivamente è intervenuto Dario Alberto Caprio, giornalista e dottore di ricerca, il quale si è soffermato su alcune questioni tecniche della riforma costituzionale. “La riforma che in alcune parti potrebbe anche trovare un apprezzamento, nel complesso è assolutamente negativa. Si poteva tranquillamente prevedere un sistema monocamerale con 315 componenti come l’attuale Senato. Un bicameralismo “asimmetrico” come quello previsto nella riforma è assolutamente dannoso e genererà solo conflitti tra le due camere”. Ha chiuso la conferenza stampa il Presidente del Comitato Giuseppe Maria Ambrosio, dottore di ricerca in filosofia politica presso la S.U.N. “Quando si discute di elementi fondanti la nostra vita sociale, e la nostra Carta Fondamentale ovviamente vi rientra a pieno titolo, la scelta per il sì e per il no deve provenire innanzitutto da un’informazione consapevole e quanto più possibile neutra e depoliticizzata. Il dibattito sugli elementi referendari è pertanto non solo un diritto ma un dovere del cittadino. Per come è pensato e veicolato, questo progetto di riforma risulta pericoloso sotto i profili della rappresentanza e della democrazia sostanziale. Qui non si vuole negare l’impossibilità tout court di metter mano alla Costituzione, ma non è questo, nella maniera più assoluta, il modo”. Il comitato si propone nelle prossime settimane di organizzare una serie di iniziative allo scopo di promuovere un dibattito quanto più possibile informato e consapevole sui temi del referendum.

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