A cento giorni dall’insediamento di Marino il bilancio si delinea positivamente. Dalle misure economico finanziarie, prima fra tutte la delibera di giunta che delinea una riorganizzazione strutturale della spesa per due milioni e mezzo all’anno attraverso il pensionamento di 94 dipendenti, al versante della programmazione di lungo periodo con il patto per Caserta e la presentazione di idee progettuali da andare a finanziare con il fondo di rotazione regionale, al regolamento dei beni comuni per la gestione condivisa di spazi pubblici, fino al reclutamento di competenze per la progettazione dei servizi sociali, questo e tanto altro delineano il cambiamento di passo della città. «Tutto questo è stato reso possibile da un patto politico che ha visto protagoniste tutte le forze di maggioranza impegnate a dare sostegno alla giunta. Stonano dunque i recenti distinguo e le precisazioni contro il PD, fatti per dare soddisfazione ad ambizioni personali», spiega Enrico Tresca, segretario del Partito Democratico di Caserta. «Il PD si candida a guidare il consiglio comunale per facilitare il processo di cambiamento innescato dalla giunta Marino – continua Tresca – a garanzia del contributo del consesso cittadino a questioni di fondamentale importanza, a partire dal PUC. E tale posizione è stata sinora condivisa da tutte le forze politiche, partitiche e non». «Se gli alleati ritengono che non abbiamo la capacità per garantire tale funzione, hanno il dovere di rappresentarlo. – avverte il segretario del PD – Ma se il motivo non fosse questo non comprenderemmo i motivi di un veto non giustificato dalle nostre scelte di questi mesi, tese a garantire la costruzione di una giunta all’altezza della sfida. Siamo stati scelti per cambiare la città, e questo richiede a ciascuno di noi responsabilità politica e gestione oculata delle pur legittime ambizioni a tutela del progetto complessivo per Caserta».

 

 

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