Fine anticipata di mandato per l’amministrazione comunale di Castel Volturno. Questa mattina si sono dimessi undici consiglieri comunali su un totale di venti. Quanto basta per mandare a casa il sindaco Antonio Scalzone che fin dal giorno del suo insediamento non ha mai avuto vita facile.

Adesso bisogna attendere che la Prefettura di Caserta nomini un commissario prefettizio al quale toccherà traghettare la cittadina del litorale fino alle amministrative del 2012.

Ecco il testo della lettera di dimissioni “Le dimissioni contestuali della metà più uno dei consiglieri comunali del Comune di Castel Volturno: Spierto Antonio, Iovene Flavio, Gravante Giuseppe, Petrella Luigi Umberto, Brancaccio Carmine, Caprio Alfonso, Caterino Mosvaldo Luigi, Diana Luigi Daniele, Baiano Armando, Sementini Umberto, Iovene Alfonso, davanti al notaio Vincenzo Di Caprio,  hanno mandato a casa l’amministrazione di Centro Destra targata Scalzone. I firmatari considerato che la cittadinanza di Castel Volturno e le sue istituzioni democratiche versano ormai in uno stato di estremo degrado politico per responsabilità del sindaco e della sua Giunta; che sempre più diffuso e radicato appare il malessere sociale, specie giovanile, derivante dalla mancanza di concrete prospettive di inserimento nel mondo produttivo dei tanti che vivono il dramma della disoccupazione; che a tale stato di povertà sempre più diffuso nella cittadinanza i aggiunge, per inettitudine e l’approssimazione di chi amministra la cosa pubblica, il degrado sempre più accentuato della qualità dei servizi comunali; che a fronte di tale grave congiuntura, il Sindaco e la sua Giunta, in definitiva, appaiono incapaci di ogni iniziativa politica e di intraprendere una seria programmazione di sviluppo e di rilancio socio-economico del paese, dimostrando, piuttosto, di vivere alla giornata rincorrendo il facile, provvisorio quanto vano, consenso con elargizioni di favori verso i singoli; che lo stesso Sindaco e la sua Giunta hanno sempre sacrificato sull’altare del tornaconto e dell’equilibrismo politico il confronto sereno con altri gruppi di maggioranza e di opposizione, rifiutando a priori ogni proposta che questi hanno tentato di avanzare su alcuni problemi irrisolti del paese, pur di accontentare che di volta in volta, all’interno della maggioranza, si ergeva a tutela di interessi di parte; che, in questo contesto, su di essi cade la pesantissima responsabilità di aver rifiutato finanche l’ipotesi di un dialogo su una seria prospettiva di programmazione per lo sviluppo del territorio, con ovvia ricaduta occupazionale e finanziaria per il Comune e per la cittadinanza; che, in tale contesto di degrado, si devono inoltre registrare che il Sindaco e la Giunta municipale ormai da mesi non riscontrano alcuna maggioranza nel Consiglio comunale, al punto che ad oggi non si è potuto addivenire all’approvazione di atti fondamentali per la vita dell’Ente e che si è, di fatto, in una situazione di paralisi dell’organo si massima espressione democratica della collettività; che ciò nonostante il Sindaco, lungi dal rassegnare responsabilmente le proprie dimissioni innanzi al Consiglio comunale, ritiene di dover mantenere in vita un’Amministrazione ormai priva di ogni legittimazione politica e popolare, con grave e irresponsabile danno per la collettività; che, pertanto, è doveroso di ogni Consigliere comunale, fedele al mandato democraticamente ricevuto dagli elettori, assumersi le responsabilità politica e morale di ogni iniziativa utile a porre termine ad un’esperienza amministrativa che ha prodotto e continua a produrre nel paese una intollerabile situazione di degrado istituzionale, politico e sociale; che tale iniziativa essi ravvisano nelle loro contestuali dimissioni dal Consiglio comunale ai fini e per tutti gli effetti di legge, e in modo specifico per quelli dell’art. 141 coma 1/3 delD.Lgs. n. 267/2000, con contemporanea richiesta dell’intervento dell’Ill.mo Prefetto di Caserta, sulla scorta dei sopra esposti motivi di grave ed urgente necessità, per la sospensione immediata del Consiglio comunale e la nomina di un Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione dell’Ente. Tanto considerato, i sottoscritti rassegnano ai fini e per gli effetti di legge, con particolare riferimento alla precitata normativa, contestualmente e in maniera irrevocabile, le proprie dimissioni dalla carica di Consiglieri comunali di Castel Volturno e chiedono che il Sig. Prefetto di Caserta voglia, nel rispetto delle sue prerogative e competenze, in via d’urgenza, sospendere il Consiglio Comunale di Castel Volturno e nominare un Commissario Prefettizio per la provvisoria amministrazione della città”.

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