AVERSA – Con l’arrivo del mese di settembre è arrivato il momento di smettere di giocare a nascondino per i politici aversani. Per tutta la durata dei mesi di luglio e agosto le fazioni in lotta nel Popolo della Libertà hanno sistematicamente evitato il confronto che dovrebbe ricomporre la frattura tra il gruppo di ex An e il gruppo vicino al primo cittadino. Da un lato, infatti, ci sono gli assessori defenestrati dal sindaco Ciaramella, Gianpaolo Dello Vicario e Gino Della Valle, appoggiati anche dai consiglieri comunali Scalzone, Galluccio, Andreozzi e De Michele e dall’altro il resto del partito che non ha gradito la mancata votazione in giunta del bilancio di previsione.

L’atteso vertice dovrebbe tenersi nella serata di domani (martedì), ma visti i continui rinvii il condizionale resta d’obbligo. Allo stesso tavolo dovrebbero sedersi il coordinatore del partito, nonché vicepresidente della provincia Nicola Golia, il sindaco Ciaramella e gli scontenti. Al centro del confronto la strategia per riportare l’unità del Pdl anche e soprattutto alla luce delle elezioni amministrative previste per metà 2012. Una tornata elettorale in cui il centrodestra dovrà trovare un nuovo leader dato che Ciaramella non potrà candidarsi per il limite dei due mandati consecutivi. Sarebbero proprio le ambizioni dei singoli attori a lacerare il centrodestra aversano. Le prossime elezioni eleggeranno solo 24 consiglieri ed è già un brulicare di liste civiche pronte a conquistare un posto nel civico consesso. Ma la partita più importante si giocherà sul nome del candidato sindaco a cui aspira Golia, ma anche Dello Vicario e qualche altro consigliere. Insomma a più di nove mesi di distanza è già aperto il totosindaco. Una questione che purtroppo sta impantanando il governo della città avviata verso un lento quanto inesorabile declino.

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