La III commissione speciale ‘Terra dei Fuochi, bonifiche ed ecomafie’ del Consiglio regionale della Campania si è riunita per fare il punto sullo ‘Stato di attuazione del Piano straordinario degli interventi di bonifica e gestione dei rifiuti in Regione Campania, come previsto dall’art. 2, comma 1 del Dl 185/2015’. All’audizione, presieduta dal consigliere regionale Gianpiero Zinzi, hanno partecipato i consiglieri regionali Michele Cammarano, Carmine De Pascale e Maria Muscarà, la responsabile della Struttura di Missione per lo smaltimento dei RSB (rifiuti stoccati in balle), Lucia Pagnozzi, il responsabile del servizio per conto della società Vibeco srl e il dirigente della Vibeco, Massimiliano Uboldi e Bernardino Filipponi, il direttore tecnico dell’Arpac, Marinella Vito, l’assessore all’Ambiente del Comune di Villa Literno, Raffaella Ucciero e il consigliere comunale di Giugliano in Campania, Aniello Cecere. “Nel pieno spirito della mission di questa Commissione – ha dichiarato Zinzi – ho convocato i soggetti ad ogni titolo coinvolti dal piano straordinario di rimozione delle ecoballe approvato dalla Giunta regionale per fare chiarezza sulle operazioni fin qui condotte. La mancanza di trasparenza, resa ancora più necessaria quando si affrontano problematiche legate all’ambiente ed alla salute, non fa altro che amplificare la distanza tra le istituzioni ed i cittadini ed acuire la loro preoccupazione nei confronti di temi così seri. Il mio invito alla trasparenza è rivolto alla Giunta ed alla struttura di missione affinché i dati relativi al cronoprogramma siano resi pubblici per i cittadini”. Nel corso dell’audizione è emerso che, riferisce la nota ”degli oltre 5milioni di tonnellate di rifiuti stoccati presenti sul territorio campano, solo un milione sarà smaltito in questa fase. Le gare sono partite per i primi 5 lotti: circa 500mila tonnellate tra le città di Giugliano in Campania (Masseria Del Re lotto A e Masseria del Pozzo, lotto A); Marcianise (depuratore commerciale); Villa Literno (Lo Spesso, lotto A e lotto B), Avellino, Casalduni ed Eboli. Da contratto la rimozione dovrà essere conclusa entro 18 mesi. La struttura di missione ha assicurato che tutti i rifiuti in uscita sono sottoposti ad un rigido controllo, il 20% di queste operazioni viene in seguito convalidato dalle analisi dell’Arpac. Conclusa la caratterizzazione, i rifiuti vengono trasportati presso gli impianti specializzati presenti in Italia (impianti di recupero) o all’estero (impianti di smaltimento)”.

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