PIEDIMONTE MATESE – Nicola De Girolamo ad un passo dalla candidatura in Piedimonte Democratica. Quel “fidatevi”, pronunciato verso la fine della riunione, dal sindaco in carica agli iscritti dice tutto sulle difficoltà ed il disagio del partito democratico e dell’alleanza con il pdl che fa capo al presidente del consiglio regionale Paolo Romano in crescendo nell’area con i risultati raggiunti in alcuni enti come consorzio di bonifica del Sannio-Alifano ed ente parco spesso in organi di gestione con il PD) .

Ieri, a pochi giorni dalla scadenza delle liste, il Pd ha affrontato la questione che si profila con la candidatura dell’ex assessore e consigliere comunale uscente di centro-destra, Nicola De Girolamo più volte in giunta con Sarro con cui ha rotto i rapporti sul piano politico interno, diventando uno dei punti di riferimento di Romano. Dibattito serrato, a tratti teso per poco meno di due ore tra i militanti del partito di maggioranza alla presenza del sindaco Cappello e di molti consiglieri ed assessori(Attilio Costarella, Antonio Ferrante, Fabrizio Pepe, il vicesindaco Costantino Leuci, Alfredo De Rosa o candidati come Marcellino Iannotta. Da una parte l’opportunità di una interlocuzione ancora più proficua ed efficace(più volte rimarcato da Pepe e Leuci) , di un aggancio con la figura istituzionale ed operativa del presidente Romano in termini di azioni di sviluppo alla città e dall’altra parte, il “peso” del passato di De Girolamo( scelta unica indicato dal gruppo Romano durante l’interpartito di mercoledì che fece scattare la rottura con Rifondazione e Sel dalla coalizione) in considerazione degli incarichi più volte ricevuti e del suo presente come tesserato PDL(pochi giorni fa propose Sarro di candidarsi sia pure in termini provocatori data la divisione interna).Tra questi “poli” del dilemma politico-amministrativo si è sviluppato il dibattito interno.Pepe ha rivendicato quanto compiuto in questo quinquennio citando scelte in cui anche la minoranza ha votato a favore tra cui la delibera sulla fuoriuscita dal consorzio unico(contenzioso ancora pendente) che portò alla frattura tra consiglieri di minoranza del centro destra ed il senatore Sarro.”Mica potevamo rifiutare quei voti” ha detto il capogruppo di Piedimonte Democratica.Di “massimizzare” i risultati fin qui conseguiti ha parlato l’assessore Leuci per il quale occorre una fase due : “ dobbiamo dare un salto di qualità alla buona amministrazione messa in atto per essere ancora di più risolutrice delle questioni che attanagliano la nostra città in termini di sviluppo e qualità della vita. E’ una scommessa che dobbiamo perseguire” ha concluso Leuci. Critici altri interventi di militanti( tra queste Fiorella D’Angiolillo) specie in ordine all’aspetto della coerenza-credibilità politica del partito . fino al quel pragmatico”fidatevi” che unisce ma con convince tutti.

 

Michele Martuscelli

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