ALIFE -Alla politica del “tirare a campare” la minoranza di “Insieme per Alife” ripropone e rilancia una “politica di risanamento” tramite il ricorso allo shock del dissesto finanziario in considerazione che la massa debitoria può crescere.

L’Opposizione ritorna sulle problematiche finanziarie con un manifesto affisso in questi giorni di resoconto della linea pronunciata in consiglio comunale. “La Maggioranza- dice il manifesto- ha approvato il Bilancio consuntivo 2010. Il Sindaco Avecone (voce ‘solista’ nel Consesso) ha fatto passare l’approvazione come “atto dovuto”, ignaro (o forse no?) che in questo modo ha pure certificato anni passati di scelte amministrative, che non sempre hanno avuto a cuore l’interesse di noi alifani e della nostra amata terra.Gli “atti dovuti” fanno parte della cultura amministrativa; ma hanno grossi limiti se mettono in pericolo la stabilità economica e sociale di una Comunità. Il dato appena approvato è allarmante: hanno convalidato più di un milione di euro di debito!! Ma, come è chiaramente riscontrabile dalle carte contabili del Comune, con molta probabilità, il debito può crescere nel breve periodo fino a superare i 5 milioni di euro!Noi riteniamo- prosegue la minoranza guidata dal consigliere Daniele Cirioli- che sia stata fatta una scelta di IR-RESPONSABILITA’, meglio definibile con il motto partenopeo del “tira a campa’”, quando tutto avrebbe consigliato di agire con RESPONSABILITÀ affinché un passato gravoso per le finanze del Comune, e quindi per le nostre tasche, potesse finalmente essere chiuso. Allora, “l’atto dovuto” doveva essere la presa di coscienza di non poter prorogare all’infinito i problemi. E – dopo un anno sabbatico che Avecone si è concesso sperperando tempo prezioso (la Sua elezione c’è stata a Maggio 2011) – la soluzione non poteva che essere quella suggerita dal nostro Gruppo: il ‘dissesto finanziario’, che non significa “fallimento” ma “procedura di risanamento” (art. 245 Tuel). La nostra Relazione è a disposizione di Voi cittadini e verrà trasmessa al Prefetto e alla Corte dei Conti.Infine, quale corollario del teorema amministrativo del Sindaco, c’è stato un “tirare a campare” pure sull’istituzione di una Commissione Trasparenza, da noi richiesta a Giugno 2011. Il risultato? Richiesta bocciata dalla Maggioranza! Invitiamo a riflettere su atteggiamenti e scelte della Maggioranza: dopo il vertiginoso aumento di Tarsu e addizionali all’Irpef (e dobbiamo ancora vedere sull’Imu), hanno votato i Bilanci 2009 e 2010, ma hanno bocciato la Commissione Trasparenza!” è la conclusione del manifesto.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui