Otto assunzioni. Quattro vigili urbani, due amministrativi, due tecnici. L’amministrazione di Orta di Atella ha incassato il via libera del ministero dell’Interno per dare ossigeno alla pianta organica del Comune ridotta ad una suola di scarpe consunta e bucata in più punti. Per ottenere l’ok del Viminale il sindaco Andrea Villano si è recato spesso alla volta della capitale per convincere i funzionari del governo della necessità indifferibile di potenziare il parco dipendenti comunali. Non è stato facile. Ma alla fine il primo cittadino è riuscito a strappare il “sì” ricorrendo forse anche all’arma dell’empatia da Cicciobello. Per Villano è stata una passeggiata districarsi tra le scrivanie del ministero. Ci è passato sotto. Ed è giunto alla porta del responsabile giusto per ricevere il tanto atteso disco verde. Il Viminale ha concesso la deroga, prevista per legge, allo stop alle assunzioni per gli enti locali in dissesto finanziario.

Il sindaco ha fatto presente senza giri di parole le ormai insostenibili difficoltà della macchina amministrativa ad andare avanti per il numero esiguo di dipendenti comunali. Nel prossimo triennio ci saranno almeno una ventina di pensionamenti. E il personale sarebbe ulteriormente ridotto all’osso. Ora si passerà alla fase operativa per assumere otto nuove unità: quattro per il comando vigili urbani, due nel settore amministrativo, una da inserire nell’ufficio tecnico e una per l’area finanziaria. Il comparto che necessita di forze fresche è sicuramente quello della polizia municipale.

Una città di circa 30mila abitanti con problemi gravissimi come l’abusivismo edilizio ha urgentemente bisogno di altri uomini. Tutti, almeno quelli perbene, auspicano che la strada spianata per le assunzioni non conduca in una strettoia o peggio nel vicolo cieco del clientelismo. Alcuni amministratori locali hanno sete di lavoro e soldi. Altri vorrebbero sistemare parenti amici. Qualcuno spera di capitalizzare sul piano elettorale. Perdete ogni speranza. Campania Notizie avrà le armi mediatiche puntate addosso a tutti gli imbroglioni di turno. Come è sempre accaduto dall’avvento del comandante Antonio Di Resta i carabinieri chiuderanno tutti gli spiragli all’illegalità. La Prefettura, guidata dall’integerrimo Raffaele Ruberto, accenderà gli abbaglianti. La Procura, capitanata da Francesco Greco, sguainerà la spada delle indagini a tappeto per garantire il corretto svolgimento dei concorsi. Chi ha cattive intenzioni si arrenda già ora. Fa caldo. Ma non sempre stare al fresco è un bene.

Mario De Michele

 

 

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