I due eventi hanno proposto al pubblico una doppia chiave di lettura: da un lato l’impegno del Museo come attore protagonista di una crescita dell’offerta culturale nella città di Piedimonte Matese e nel territorio che vuole passare attraverso la costruzione di una rete strutturata di luoghi di riferimento per il visitatore; dall’altro, riconfermare la sede del Museo come luogo di aggregazione culturale in senso ampio, dove tutti i cittadini possano sentirsi a proprio agio nel trascorrere il proprio tempo libero e, allo stesso tempo, “protetti” e accompagnati dallo sguardo della propria storia e identità più profonde. Il primo appuntamento, svoltosi fra le 18,30 e le 21, ha visto coinvolto nella discussione un parterre di interlocutori del massimo livello che ha compreso: il Sottosegretario ai Beni, Attività Culturali e Turismo, Antimo Cesaro, la parlamentare europea Pina Picierno e il deputato al Parlamento italiano Carlo Sarro, l’Assessore Regionale al Demanio, Patrimonio, Lavoro e Risorse Umane, Sonia Palmeri, i Direttori del Museo Archeologico di Napoli e della Reggia di Caserta, Paolo Giulierini e Mauro Felicori e il Direttore dei Musei Archeologici di Alife e Teano, Antonio Salerno. I loro interventi sono stati preceduti dall’introduzione ai lavori del Sindaco Vincenzo Cappello e del Direttore del Museo di Piedimonte Matese, Raffaella Martino e da una relazione d’inquadramento generali della situazione dell’offerta turistico-culturale sul territorio, proposta da Federico Marazzi, archeologo dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Partendo proprio dalla relazione di Marazzi, la discussione si è sviluppata esaminando in modo estremamente concreto tutte le criticità e le opportunità dell’offerta turistica del territorio, in rapporto ad iniziative e normative di carattere, europeo, nazionale e regionale in grado di offrire sostegno a questo settore. Molto importante è stata l’apertura dei Direttori Felicori e Giulierini, che hanno dato la disponibilità verso programmi di attività comuni fra i Musei locali e le importanti istituzioni cui essi attualmente presiedono, offrendo quindi un concreto “aggancio” che permetta al territorio matesino di divenire più visibile pressi i flussi di visitatori della Reggia e del MAN di Napoli. Le conclusioni del Sottosegretario Cesaro hanno illustrato come le nuove opportunità di investimenti nell’imprenditoria turistico/culturale lanciate dal Governo possano essere uno dei volani cui collegare la crescita del settore anche nel nostro territorio. Al termine del convegno, infatti, il complesso museale è stato teatro di “Museo sotto le stelle”, organizzato dall’Associazione Museale AM’ARTE in collaborazione con la direzione scientifica del MuCiRaMa, l’Amministrazione Comunale della città di Piedimonte Matese ed il Green Garden Group. In tantissimi hanno scelto di trascorrere la serata visitando le collezioni museali fino a tarda sera, tra giochi di luci ed ombre, con la possibilità di passeggiare ed osservare stelle e panorama dalle terrazze del complesso, aperte al pubblico per la prima volta dall’inaugurazione del 2013. Negli occhi dei visitatori si poteva leggere stupore e meraviglia e l’indecisione nello scegliere se osservare il cielo stellato ed i monumenti della città oppure il chiostro maggiore suggestivamente illuminato e animato dalla musica del trio degli ARIETTA POPOLARE, che, con il loro repertorio hanno coinvolto e divertito il pubblico. Si è stimato infatti un afflusso di circa 200 persone, non solo provenienti da Piedimonte e dintorni. Venerdì sera ad osservare il cielo del Matese sono giunti anche da città come l’Aquila, Udine e Milano ma anche dal lontanissimo continente australiano. Il successo di ieri sera ha mostrato, anche se non dovrebbe essercene bisogno, che il Museo non è solo storia e visite guidate, ma anche e soprattutto un luogo di aggregazione, dove grandi e piccoli possono trascorrere una serata fuori dal tempo tra Sanniti e stelle. Come hanno affermato il Sindaco Cappello e la Direttrice Martino, giorni come questi sono il punto di arrivo di un lavoro durato ormai oltre tre anni per rilanciare, dopo tanti anni, la presenza del Museo sul territorio, ma costituiscono anche il punto di partenza per una fase nuova, di consolidamento di questa importante istituzione al servizio della cittadinanza.

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