CASERTA – Come una gravidanza. Dopo 9 mesi di assenza, il Pdl si rituffa nella giunta provinciale. Il gran ritorno è atteso per oggi. Gli assessori indicati dai berlusconiani e nominati da Zinzi risponderanno finalmente all’appello dopo due sedute disertate.

La svolta è arrivata nel corso della riunione di ieri tra i seminuovi vertici pidiellini, Pasquale Giuliano e Angelo Polverino, e il gruppo consiliare provinciale: “Basta altre perdite di tempo, si torna nell’esecutivo”. Ma chi ha partecipato alla giunta di oggi? Come già avvenuto nel recente passato, sui nomi il Popolo della libertà riserva sempre qualche sorpresa. E non si smentisce neanche stavolta.

Alla presenza scontata di Gianpaolo Dello Vicario e Stefano Giaquinto si è aggiunta anche quella inattesa di Francesco Zaccariello, che dopo una lunga telenovela è uscito dal campo dell’incertezza e ha accettato l’incarico di assessore (la sua piroetta iniziale è stata oggetto di un quesito ministeriale sulla sua presunta decadenza da consigliere).

Assente invece il quarto uomo pidiellino: Filippo Mazzarella, che assieme a Zaccariello aveva formato il duo degli indecisi. Adducendo motivi formali (la notifica conteneva errori sui dati anagrafici) Mazzarella, infatti, non aveva e non ha ancora apposto il suo sigillo sotto la nomina conferitagli da Zinzi. In casa Pdl fanno sapere che non ci sono problemi politici e che nelle prossime ore anche Mazzarella accetterà l’incarico come deciso dai vertici del partito e dal gruppo consiliare.

Intanto mentre Dello Vicario, Giaquinto e Zaccariello saranno surrogati nella prossima seduta del consiglio fissata per lunedì 15 ottobre, Mazzarella in quell’occasione siederà ancora tra i banchi dell’assemblea. Ma a detta dei pidiellini si tratta solo di questioni burocratiche legate ai tempi tecnici che intercorrono tra la decadenza da consigliere provinciale (che scatta all’atto dell’accettazione della carica di assessore) e la convocazione del consiglio.

Sarà così? Nutriamo più di un dubbio. Sull’ingresso in giunta di tutti di Mazzarella, infatti, si potrebbe frapporre il niet di Zinzi. Il presidente della Provincia non digerì il diniego di Mazzarella. E definì il comportamento dell’esponente del Pdl “grave e lesivo dell’immagine dell’ente”. Se il numero uno di Corso Trieste dovesse mantenere il punto si aprirebbe una nuova querelle tra lui e i berlusconiani.

E stavolta il braccio di ferro potrebbe avere un esito catastrofico per la maggioranza di centrodestra, perché mentre in passato Zinzi si è confrontato con un partito spaccato e dilaniato da lotte intestine, oggi il Pdl (dopo il congresso provinciale) appare granitico nel sostenere la linea dei quattro assessori interni, come dimostra il via libera di tutti i consiglieri provinciali e del duo Giuliano-Polverino.

Insomma, le parti si ritroverebbero su posizioni molto divergenti. E tra Zinzi e Pdl si riaprirebbe un solco profondo. L’unico a beneficiare di ulteriori temporeggiamenti sarebbe Nicola Cosentino, che era intervenuto a gamba tesa per far saltare l’accordo (quasi riuscendoci) sull’indicazione di 4 interni, con l’obiettivo di piazzare come esterno Ettore Corvino. Al momento l’unica cosa certa è che da oggi Dello Vicario, Giaquinto e Zaccariello fanno parte della squadra di Zinzi.

Sul futuro di Mazzarella, invece, bisognerà attendere ancora qualche giorno. Così come su quello dell’alleanza tra Udc e Pdl in Provincia.

Mario De Michele

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