AVERSA – Potrebbe essere un giudice amministrativo a ristabilire la volontà popolare nella città normanna. Quanto stabilito oggi dalla subcommissione elettorale che ha il compito di ufficializzare i risultati elettorali ha del clamoroso.

Il giudice responsabile infatti, ha deciso di non tenere conto degli errori di trascrizione appurati e momentaneamente corretti nella giornata di ieri.

Una decisione quasi scontata visto che, questa mattina, Luciano Luciano, aveva chiesto di riaprire i verbali del Pdl perché gli mancherebbero una quarantina di voti di preferenza. Una cifra tale da permettergli l’ingresso in assise. Richiesta, purtroppo per lui, non accoglibile.

In base a ciò Stefano Di Grazia ritorna l’ultimo consigliere comunale eletto nella lista del Popolo della Libertà. Beffato Salvatore della Vecchia che nella serata di ieri aveva festeggiato il sorpasso su Di Grazia con dei fuochi d’artificio. Beffato anche Alfonso Oliva che si è rivisto scavalcato dall’ex assessore all’ambiente Luciano Luciano. Una situazione davvero paradossale a 48 ore dalla chiusura dello spoglio. Un lasso di tempo che non è bastato a scrivere la parola fine sul verdetto delle urne.

A questo punto, però, fra i canditati resta una sola strada percorribile: quella di un ricorso al TAR. Una decisione individuale ma sulla quale potrebbe incidere anche la discussione interna al PDL programmata per questa sera. Un incontro per fare il punto sul risultato elettorale e per cercare di non scontentare quanti, pur non essendo eletti, hanno dato un importante contributo in termini di voti all’affermazione della lista del Popolo della libertà che è stata votata da un aversano su tre.

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