Infierire su Cesario Villano è come accanirsi su un bambino. L’ex assessore di Cesa, trombato alle provinciali, in fondo è un ingenuo. Sicuramente non è cattivo. Ma la politica non è arte sua. Lui è una pecorella, ora smarrita. Il sindaco Enzo Guida è un lupo. Un tempo non era un complimento. Ai tempi d’oggi è la dote necessaria per farsi strada nella fauna della pseudo-politica. Chi è migliore tra i due? Beh, dovendo scegliere, Villano tutta la vita. Almeno l’ex esponente della giunta ha mantenuto i tratti dell’umanità. Il primo cittadino invece è algido. Quando si tratta di “sfondare” è privo di sentimenti. Un calcolatore nato, come dimostra l’esito delle elezioni per il rinnovo dell’assise dell’ente dell’ex Saint Gobain. Ha fatto un passo indietro per buttare nella mischia (al massacro) Villano. Come sempre non lo ha fatto gratis. In cambio ha ottenuto le sue dimissioni, attese da tempo ma mai rassegnate. Che Villano fosse inviso a Guida e alla grande fetta della maggioranza lo sapevano anche le pietre. Quale occasione migliore per bruciarlo alle provinciali? Detto, fatto. “Io non mi candido, vai tu”, ha suggerito a Villano. Che ha abboccato come un pesciolino di cannuccia. Con un solo colpo il sindaco ha risolto i problemi del rimpasto e si è tolto dalle scatole uno che non rientrava nel cerchio tragico dei suoi fedelissimi. Il tutto facilitato dall’approdo sulle rive del consigliere regionale Giovanni Zannini. Con un post su Fb Villano tira le somme (in basso). Al netto delle “variabili” numeriche (confessiamo che non abbiamo capito nulla) l’ex assessore attacca senza giri di parole i “quattro franchi tiratori della maggioranza” che non lo hanno votato. Per colpa loro non è stato eletto alla Provincia. Li accusa di “invidia o di interessi personali” e chiede “una riflessione politica”. Che candore. Che ingenuità. Fa tenerezza. L’unica riflessione politica da fare è nitida: lo hanno fatto fuori senza pietà. Che vuoi riflettere? Villano è ai margini, la Nuova opposizione cesana è ibrida. Non ci sono “variabili”. Può pure accomodarsi tra i banchi della minoranza. Lo accompagneranno in auto. Senza nulla in cambio. Stavolta gratis. Poi il gesto dell’ombrello e un bel cin cin. Alla salute. Loro.

IL POST DI CESARIO VILLANO

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